2023-11-21 L’aeroporto di Imphal paralizzato da un’intrusione aerea

L’evento è avvenuto intorno alle 14.30 del 19 novembre, quando il personale dell’aeroporto e diversi testimoni hanno riferito di aver visto un oggetto misterioso nel cielo. Un volo della compagnia Indigo stava per decollare quando un pilota ha segnalato un UAP, innescando una serie di reazioni a catena.

In risposta a questo inaspettato avvistamento, l’aeronautica indiana (IAF) ha attivato i suoi sistemi di difesa aerea e ha schierato aerei da combattimento per indagare sulla presenza dell’oggetto non identificato. Tuttavia l’oggetto è scomparso subito dopo, lasciando dietro di sé più domande che risposte.

Due voli Indigo da Calcutta e Delhi sono stati dirottati a causa della presenza dell’oggetto misterioso. Le operazioni di volo sono state sospese per circa un’ora, causando notevoli ritardi e disagi ai passeggeri. Le autorità hanno avviato un’approfondita indagine per determinare la natura e l’origine di questo oggetto. Esperti aeronautici, così come specialisti di fenomeni aerei non identificati, stanno indagando per chiarire il mistero.

Questo incidente è avvenuto in un momento molto delicato per la sicurezza aerea,  soprattutto in zone nelle quali la situazione di sicurezza è complessa, come la regione di Manipur. L’IAF sta prendendo molto sul serio questo incidente, mettendo in atto misure aggiuntive per garantire la massima sicurezza dello spazio aereo.

I conflitti in questa regione sono spesso alimentati da rivendicazioni territoriali, dispute etniche e questioni di identità culturale. Queste tensioni hanno portato a scontri e violenze sporadiche con una situazione di persistente instabilità. Inoltre la vicinanza del Manipur ai confini internazionali, in particolare con la Birmania (Myanmar), complica ulteriormente la situazione, facilitando il traffico di armi e lo spostamento dei gruppi di ribelli.

In questo contesto la sicurezza aerea diventa una questione fondamentale. I movimenti di gruppi armati e le operazioni di sicurezza guidate dallo Stato possono influire sull’affidabilità dei voli e delle infrastrutture aeree. Per l’IAF e le altre agenzie di sicurezza è quindi essenziale monitorare da vicino lo spazio aereo e implementare misure aggiuntive per garantirne la sicurezza.

L’incidente di Imphal, avvenuto in un tale ambiente, solleva quindi ulteriori preoccupazioni in termini di sicurezza aerea, tanto più se questo incidente coinvolge un UAP (più noti come UFO, oggetti volanti non identificati). L’aeronautica indiana, nel prendere molto sul serio questo incidente e nel rafforzare la sicurezza aerea, riflette la necessità di gestire i rischi in una regione già segnata da significative sfide alla sicurezza

Immagine di Dominic Wunderlich per Pixabay

Gli aeroporti internazionali sono aree ad alta sicurezza, con traffico aereo intenso. La presenza di UAP in queste aree solleva gravi preoccupazioni per la sicurezza aerea. Ciò porta a chiedersi come questi oggetti possano interferire con il regolare traffico aereo e quali misure dovrebbero essere adottate per evitare potenziali incidenti nello spazio aereo controllato.

Inoltre, i governi e le autorità dell’aviazione civile generalmente prendono sul serio questi incidenti. Le indagini ufficiali su tali eventi attirano l’attenzione internazionale perché potrebbero fornire risposte o, al minimo, delle linee guida su come gestire tali situazioni.

Incidenti simili si sono verificati in passato, come quelli segnalati all’aeroporto di Chicago O’Hare nel 2006 o a quello di Gatwick nel 2018. Questi eventi hanno attirato una significativa copertura mediatica e incoraggiato discussioni sulla natura degli UAP e sul loro potenziale impatto sulle operazioni di volo. 

L’incidente del 2017 vicino all’aeroporto Jean Lesage di Quebec City, dove un drone si è scontrato con un aereo di linea commerciale, viene spesso citato per illustrare il rischio dei droni per la sicurezza del volo. In quel caso l’aereo subì solo lievi danni. Tipicamente questi effetti possono includere impatti o graffi sulla fusoliera, sulle ali o, nei casi più gravi, sul parabrezza della cabina di pilotaggio. Tuttavia i dettagli specifici del danno subito da questo aereo non sono stati completamente riportati nei documenti pubblici.

I casi di collisione più seri rimangono molto rari, ma il rischio ipotetico di danni gravi è una delle maggiori preoccupazioni. Se un drone venisse risucchiato dal motore di un aereo, potrebbe causare gravi lesioni interne, portando anche all’avaria del motore.

Un drone che colpisca il parabrezza della cabina di pilotaggio potrebbe ferire i piloti o compromettere la loro capacità di controllo dell’aereo, soprattutto se avvenisse durante fasi critiche come il decollo o l’atterraggio. Anche se meno probabile, un drone di grandi dimensioni potrebbe causare danni significativi alla fusoliera, compromettendo l’integrità strutturale dell’aereo. 

Attualmente non sono stati segnalati, in generale, casi di collisioni tra droni e aerei commerciali che abbiano comportato gravi conseguenze o perdite di vite umane. Tuttavia la preoccupazione rimane elevata a causa del possibile verificarsi di tali eventi.

Inoltre l’entità del danno in caso di collisione tra un aereo e un drone dipende da diversi fattori, quali le dimensioni e il peso del drone, la velocità dell’aereo e il punto di impatto su di esso. Spesso, infatti, questi incidenti vengono attribuiti ai droni, perché si tratta dell’ipotesi più razionale e più probabile.

Tuttavia, finché gli oggetti responsabili di questi eventi non saranno chiaramente identificati, dobbiamo pensare di essere sempre di fronte a degli UAP. E a tutt’oggi non sappiamo nulla degli oggetti coinvolti in questi fenomeni, che si consentano di giudicare la gravità e le conseguenze legate a una collisione con essi.  

Infine, c’è un crescente interesse da parte del pubblico e dei ricercatori verso questi fenomeni. Ciò è alimentato dalla declassificazione dei rapporti governativi negli Stati Uniti e dall’aumento della copertura mediatica su questi argomenti. Un esempio della manifestazione di questo interesse globale può essere visto nella risposta dei media internazionali e delle comunità on-line. 

Mentre le indagini continuano, questo incidente rimane al momento inspiegabile. Viene sottolineata l’importanza di una maggiore vigilanza negli spazi aerei e la necessità di comprendere e rispondere in modo efficace a questi fenomeni aerei non identificati. 

Questo articolo verrà aggiornato con nuove informazioni non appena saranno disponibili, in particolare se l’oggetto venisse identificato.

Immagine di StockSnap per Pixabay

L’incidente di Imphal può servire a ricordare altri eventi importanti nella storia dell’aviazione in cui gli UAP hanno interrotto le zone aeree controllate:

L’ incidente dei droni a Gatwick, avvenuto tra il 19 e il 21 dicembre 2018, ha portato alla chiusura dell’aeroporto e alla cancellazione di numerosi voli a seguito della segnalazione di droni in prossimità delle piste. Nonostante un’indagine approfondita, non è stata trovata alcuna prova concreta dell’uso dei droni e il caso è stato chiuso senza soluzione.

Il caso dell’aeroporto O’Hare di Chicago (2006), dove un oggetto a forma di disco fu osservato da diversi testimoni e suscitò notevole entusiasmo mediatico. L’aviazione federale statunitense (FAA “Federal Aviation Administration”) ha attribuito l’incidente a un fenomeno meteorologico, sebbene questa spiegazione sia stata ampiamente messa in dubbio.

Sul volo Japan Air Lines 1628 (1986), l’equipaggio riferì di aver visto tre oggetti misteriosi seguire il loro aereo, innescando un’indagine della FAA; questi oggetti sono stati descritti mentre accompagnavano l’aereo per una lunga distanza, nonostante le manovre evasive.

Washington DC 1952: Dal 12 al 29 luglio 1952, una serie di avvistamenti UFO vennero segnalati a Washington DC, conosciuti come il “Washington flap“. Il 19 luglio 1952, alle 23:40, un controllore del traffico aereo rilevò sette oggetti non identificati sul suo radar, a circa 15 miglia a sud-ovest della città. Questi oggetti non seguivano alcuna rotta di volo conosciuta e si muovevano in modo anomalo. Anche diversi testimoni a terra, inclusi controllori del traffico aereo e piloti, osservarono questi oggetti. Questi avvistamenti fecero molto clamore a livello nazionale e spinsero l’aeronautica degli Stati Uniti (”US Air Force”) e il Progetto “Blue Book” a indagare. Tuttavia, la conclusione ufficiale attribuì queste osservazioni a delle inversioni di temperatura nell’atmosfera, sebbene questa spiegazione venne contestata da alcuni testimoni ed esperti.

L’incidente di Imphal, che fa eco a quelli di Chicago, Tokyo e Washington DC, riafferma che gli UAP nelle zone aeree controllate non sono un fenomeno isolato. Questi incidenti sono documentati in vari rapporti di organismi di regolamentazione dell’aviazione internazionale, come l’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale (ICAO) che ha recentemente pubblicato uno studio sui droni in diversi spazi aerei nazionali. Questo studio evidenzia le sfide e le problematiche legate alla gestione di questi fenomeni nel contesto della sicurezza aerea globale.

UAP hearing
Udienza UAP comitato di vigilanza, Camera dei rappresentanti

Ryan Graves è un ex pilota di caccia della Marina degli Stati Uniti, diventato famoso per essere stato uno dei primi piloti attivi a testimoniare davanti al Congresso degli Stati Uniti sugli UAP; ha inoltre co-fondato l’associazione AFSA, “Americans for Secure Air Space”. 

AFSA è un’organizzazione senza scopo di lucro gestita da piloti militari e focalizzata sulla sicurezza aerospaziale e sulla difesa nazionale, con particolare attenzione ai fenomeni aerei non identificati. L’AFSA è stata creata per aiutare a colmare le lacune nella sorveglianza aerea e per promuovere la trasparenza governativa riguardo alla questione degli UAP. 

L’associazione è inoltre impegnata a sostenere i piloti militari e civili e gli operatori aerospaziali coinvolti in incontri con gli UAP, incoraggiando al tempo stesso la ricerca scientifica su questo fenomeno. Graves e la sua associazione stanno lavorando attivamente per “aumentare la consapevolezza su queste questioni cruciali e garantire una migliore sicurezza dell’aviazione e della difesa nazionale”, integrando e indagando questi fenomeni.

All’udienza della sottocommissione del Congresso degli Stati Uniti tenutasi al Campidoglio il 26 luglio 2023 a Washington, DC, diversi testimoni hanno parlato dei loro  possibili incontri con UAP (recentemente ulteriormente modificato in “Unidentified Anomalous Phenomena” – fenomeni anomali non identificati).

Il secondo testimone, Ryan Graves, è stato un pilota di F-18 per oltre un decennio. In un’udienza giurata davanti al Comitato di sorveglianza della Camera, ha affermato che quando era in servizio a Virginia Beach nel 2014, gli avvistamenti di questi oggetti erano così frequenti che facevano parte dei loro briefing quotidiani.

Ha raccontato una situazione in cui due aerei hanno dovuto intraprendere un’azione evasiva dopo aver incontrato un UAP. La descrizione era sorprendente – un cubo grigio scuro all’interno di una sfera trasparente – molto diversa dal classico “disco volante”.

Graves ha fondato Americans for Safe Aerospace per creare un centro di supporto e formazione per il personale delle compagnie aeree coinvolto in incontri con gli UAP. 

Ha testimoniato che il gruppo conta 5.000 membri e ha raccolto informazioni da 30 testimoni. La maggior parte sono piloti di linea delle principali compagnie aeree. 

Ha sottolineato che tutti i video UAP dal 2021 sono classificati dal Pentagono come segreti o con livello di sicurezza superiore, affermando che solo il 5% degli avvistamenti, effettuati da piloti militari e commerciali, vengono poi segnalati dai piloti che li hanno individuati. 

Graves ha inoltre affermato che, “se tutti potessero vedere i dati dei sensori e i video in mio possesso, non c’è dubbio che gli UAP sarebbero una priorità assoluta per le nostre comunità scientifiche, di difesa e di intelligence”.

Riflessioni e nuove prospettive sull’incidente di Imphal

L’incidente di Imphal, con i suoi misteri irrisolti, invita a una riflessione pragmatica sulle sfide e sulle opportunità presentate da tali fenomeni aerei non identificati. Situato all’intersezione tra tecnologia, sicurezza aerea e ricerca scientifica, questo evento ci spinge a considerare nuovi metodi di indagine e conoscenza.

Questo incidente solleva domande importanti: come si possono indirizzare i progressi tecnologici per comprendere meglio questi fenomeni? Quali potrebbero essere le implicazioni per la sicurezza e la regolamentazione del traffico aereo? E quale posto dovrebbe essere dato alla ricerca scientifica nello studio di questi casi di volo su installazioni sensibili da parte di droni?

Traduzione : Piero Zanaboni

Immagine principale di Military_Material per Pixabay

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