2023-11-13 Una rivoluzione in arrivo?

Potresti essertelo perso, ma un informatore di nome David Grusch ha testimoniato il 26 luglio 2023, sotto giuramento, davanti al Congresso degli Stati Uniti: ha affermato di aver avuto conversazioni con ufficiali militari che gli hanno consentito di concludere che il governo federale degli Stati Uniti aveva un programma segreto di recupero degli UFO (attualmente identificati con UAP “Unidentified Anomalous Phenomena”) ed era in possesso di velivoli “non umani” e dei loro “piloti”.

Prima del colonnello americano David Grusch, Luis “Lue” Elizondo, ex agente dei servizi segreti, aveva partecipato a un programma per studiare gli UFO all’interno del Pentagono.

Questo programma, nato sotto l’impulso del senatore Harry Reid, è stato rivelato il 16 ottobre 2017 da un articolo del New York Times. Luis Elizondo è venuto pubblicamente alla ribalta durante un’intervista alla CNN che ha suscitato un crescente interesse per gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati, contribuendo a riaccendere il dibattito sull’argomento.

Ovviamente il caso più famoso che viene subito in mente è quello di Roswell del 1947, studiato a lungo dalla comunità ufologica. Se risultasse autentico, significherebbe che per più di 70 anni oggetti con capacità tecnologiche oltre la nostra conoscenza hanno visitato i nostri cieli, i nostri oceani e il nostro spazio, il tutto con un’indifferenza quasi generale, almeno pubblicamente.

Negli Stati Uniti si sono svolte diverse conferenze stampa interessanti sull’argomento, ad esempio nel 2001, 2007, 2010, 2013 e nel 2017. Durante questi eventi erano presenti molti testimoni estremamente credibili, tra cui personaggi del mondo militare, come il capitano dell’USAF Robert Salas, nonché illustri piloti e comandanti come Jean-Charles Duboc, dell’Air France.

Tra i relatori c’erano anche rinomati ricercatori, tra cui lo storico Richard Dolan e il fisico Stanton Friedman. Si sono espressi anche personaggi politici di alto livello, come l’ex ministro della Difesa canadese Paul Hellyer e vi hanno partecipato anche eminenti astronauti, tra cui Edgar Mitchell,  il sesto uomo a camminare sulla luna.

Queste conferenze stampa sono state un’opportunità per questi testimoni di parlare, non solo ad un vasto pubblico, ma anche di fronte a figure politiche influenti come il senatore Mike Gravel o la deputata al Congresso Carolyn Cheeks Kilpatrick.

Per decenni ci sono state, in molti paesi, migliaia di testimonianze, se non di più, da parte di testimoni civili e militari; ci sono stati anche migliaia di documenti declassificati che dimostrano l’esistenza di un fenomeno inspiegabile.

Diversi ex presidenti degli Stati Uniti, come Barack Obama, Bill Clinton e Donald Trump e diversi personaggi di alto livello – come Bill Nelson, ex astronauta e amministratore della NASA, e Avril Haines, direttrice dell’intelligence degli Stati Uniti – hanno affrontato la questione degli UFO durante diverse interviste televisive statunitensi e tutti hanno parlato del fenomeno come di una realtà inspiegabile.

Anche personalità francesi ne hanno parlato pubblicamente, come l’astronauta Jean-François Clervoy o l’ex direttore dell’intelligence della DGSE, Alain Juillet.

Il presidente Obama ha detto testualmente:

“Ma ciò che è vero – e ora sono per davvero serio – è che ci sono immagini e registrazioni di oggetti nel cielo che non sappiamo esattamente cosa siano”. “Non riusciamo a spiegarci il modo in cui si muovono, le loro traiettorie; non hanno comportamenti facilmente spiegabili.” 

Nonostante tutte queste testimonianze e affermazioni, in particolare quella di David Grusch, la stragrande maggioranza della popolazione non sembra informata o non vuole prestarvi attenzione.

Nel 1999 in Francia, il rapporto COMETA (“COMité d’ÉTudes Approfondies”), fu consegnato nelle mani del primo ministro Lionel Jospin. In questo documento alcuni generali francesi, come Denis Letty, esperto in questioni militari e sicurezza nucleare, erano giunti alla conclusione che “l’ipotesi extraterrestre fosse la più plausibile”. L’argomento è stato seguito dalle principali reti televisive francesi (TF1, France 2) ed è finito in prima pagina su alcune delle principali testate giornaliste francesi; sul quotidiano “La Provence” è apparso il 5 giugno 2021 e sul “Le Parisien” il 7 giugno 2023.

Photo de Andrea Piacquadio: https://www.pexels.com/fr-fr/photo/monsieur-age-faisant-un-geste-de-silence-en-studio-3831631/
Foto di Andrea Piacquadio

Copertura mediatica e organizzazioni

Dopo l’interesse dei media dal dicembre 2017 e la rivelazione del programma segreto negli Stati Uniti, numerosi media americani e inglesi hanno affrontato l’argomento, che ha avuto ripercussioni mediatiche in molti paesi come l’Australia o il Canada.

Così, seguendo l’esempio dello scomparso NICAP (“National Investigations Committee On Aerial Phenomena”,  un gruppo di ricerca civile sul fenomeno Ufo attivo negli Stati Uniti dal 1950 al 1980) si formarono diverse organizzazioni, negli Stati Uniti e altrove.

Nel 2021 è stata creata l’ICER (International Coalition for Extraterrestrial Research), un’organizzazione globale senza scopo di lucro composta da importanti scienziati, accademici e ricercatori provenienti da 27 paesi dei 5 continenti. Tutti i partecipanti sono unanimi nel riconoscere che non siamo soli nel cosmo. Questa organizzazione riconosce il fenomeno UFO/UAP come reale, intelligente e probabilmente di origine extraterrestre e/o non umana.

L’ICER mira a portare questa discussione ai più alti livelli di “governance”, comprese le Nazioni Unite.

Un’altra seria organizzazione internazionale, la SCU (“Scientific Coalition for the Study of Unidentified Aerospace Phenomena”) è stata creata con lo scopo di “studiare le informazioni disponibili in modo obiettivo, senza faziosità o pregiudizio e condividere queste informazioni con il pubblico, i media, il governo e le istituzioni scientifiche”.

Questa organizzazione è composta da molti soci, tra cui professori universitari, esperti dell’industria dell’alta tecnologia, della difesa, scienziati, specialisti dell’intelligence ed anche membri attuali (ed ex membri) di organizzazioni di ricerca spaziale.

Conducono ricerche e promuovono il rigoroso esame scientifico degli eventi UAP segnalati in tutto il mondo, utilizzando strumenti, principi e approcci scientifici. Forniscono inoltre ricerche scientifiche e analisi di casi basate su testimonianze e dati credibili, nonché sull’esame delle prove fisiche di questo misterioso fenomeno.

Più recentemente, il 14 settembre 2023, la NASA ha tenuto una conferenza sull’argomento, in particolare sulle misure necessarie per impostare uno studio scientifico del fenomeno.

Conferenza alla NASA da UAPIST, NASA

Perché questo argomento non suscita maggiore interesse da parte del grande pubblico?

La domanda è “perché”? 

Perché, se basta interessarsi all’argomento per avere a disposizione una quantità di informazioni, testimonianze, resoconti credibili ed evidenze rilevanti (che generano quindi convinzioni e sollevano interrogativi); perché questo tema resta circondato da tabù e dal ridicolo, perché viene dimenticato così in fretta quando l’attenzione del pubblico diminuisce?

Che si tratti di Luis Elizondo, David Grusch, George Knapp o di altri, tutti loro hanno condiviso un percorso simile nello studio di questo fenomeno; inizialmente infatti, erano scettici riguardo all’ipotesi non umana, ma si sono convinti dopo uno studio approfondito dell’argomento.

Prendiamo l’esempio di J. Allen Hynek, consulente scientifico del Progetto “Blue Book”; in un’intervista del 1985, quando gli fu chiesto cosa gli avesse fatto cambiare opinione, rispose testualmente:

“Due cose, in realtà. La prima è stata l’atteggiamento di totale chiusura tenuto dall’Aeronautica Militare. Non hanno voluto dare agli UFO la possibilità di esistere, anche se venivano avvistati su una strada in pieno giorno; tutto deve poter essere spiegato e non dovresti mai mettere i paraocchi. La cosa cominciava ad infastidirmi e anche se inizialmente la pensavo come loro, ora sapevo che non erano sulla strada giusta. 

In secondo luogo, la qualità dei testimoni cominciò a preoccuparmi. Alcuni casi sono stati segnalati, ad esempio, da piloti militari e sapevo che erano stati ben addestrati, quindi per la prima volta ho pensato che forse c’era qualcosa dietro tutto questo”. 

L’elenco delle commissioni ufficiali d’inchiesta nei vari paesi è lungo; Canada, Russia, Cina, Giappone, Brasile, Argentina..:

Affari Internazionali, 3AF Sigma 2, Luc Dini, tutti i diritti riservati

Esiste una percentuale di fenomeni non identificati e questo significa che non dobbiamo rifiutare del tutto la possibilità che determinate osservazioni possano essere collegate a tecnologie o entità di cui non conosciamo natura, provenienza e intenzioni.

Una delle risposte più frequenti quando si affronta l’argomento è che esso non tocca direttamente la nostra vita, ma è legittimo dubitare di questa affermazione. In realtà, la presenza di fenomeni inspiegabili nei nostri cieli solleva interrogativi che vanno ben oltre la nostra vita quotidiana. Se questi oggetti non identificati fossero intelligenti e di origine non umana e non ne comprendessimo né la natura né le intenzioni, ciò comporterebbe considerevoli sconvolgimenti filosofici e ontologici, rappresentando un cambiamento di  paradigma per l’umanità. Inoltre, non ne possiamo prevedere né le azioni e né le intenzioni, il che aumenta maggiormente l’incertezza.

È importante notare che le discussioni sugli UFO (o UAP) sono complesse e diversificate. Le opinioni variano riguardo all’esatta natura di questi fenomeni. Alcuni ritengono che tutti gli UFO possano essere collegati a spiegazioni convenzionali, come errori di osservazione, fenomeni atmosferici inspiegabili o tecnologie terrestri segrete. Altri pensano che le prove ottenute possano suggerire un’origine extraterrestre, o almeno intelligente, e non umana. 

La mancanza di interesse del grande pubblico per gli UFO può essere spiegata da diversi fattori:

  • Per molti anni, i testimoni che riferivano di avvistamenti UFO venivano spesso ridicolizzati o stigmatizzati. Ciò potrebbe aver scoraggiato il grande pubblico dal parlare apertamente delle proprie esperienze o dall’interessarsi seriamente all’argomento per paura del ridicolo. 
  • Nonostante i numerosi avvistamenti segnalati, non esistono ancora prove scientifiche conclusive, o consenso unanime, sull’origine degli UFO. Questa mancanza di prove concrete può portare allo scetticismo o al disinteresse in molti individui.
  • L’argomento UFO è circondato da una moltitudine di informazioni, testimonianze e teorie varie. Questa sovrabbondanza può rendere difficile per il grande pubblico distinguere le  informazioni credibili dalle speculazioni infondate, portando a confusione e, in definitiva, a mancanza di interesse. 
  • Le persone normali hanno generalmente preoccupazioni quotidiane  ben più urgenti, come il lavoro, la famiglia, la salute, ecc. (“Devi pagare le bollette e sfamare la tua famiglia”). Queste preoccupazioni possono occupare gran parte della loro attenzione e ridurre il loro interesse per argomenti più speculativi come gli UFO.
  • Anche se alcuni media trattano l’argomento, la copertura mediatica può mancare, a volte, di serietà e di rigore scientifico e quindi scoraggiare, o addirittura disgustare, le persone alla ricerca di informazioni credibili e approfondite.
  • Le convinzioni personali e culturali possono svolgere un ruolo importante nell’interesse di un individuo per gli UFO. Alcune persone potrebbero essere più propense a credere nell’esistenza della vita extraterrestre e ad essere interessate ai fenomeni ad essa correlati, mentre altre, a seconda della loro filosofia, psicologia e ambiente sociale, sarebbero meno disponibili ad accettarne l’idea.
  • Le discussioni sugli UFO possono spesso coinvolgere concetti e tecniche scientifici complessi come la fisica, l’aeronautica, la tecnologia spaziale, ecc. Ciò potrebbe rendere l’argomento ancora meno accessibile a coloro che non hanno familiarità con queste discipline.
  • Nel complesso, l’interesse del grande pubblico per gli UFO varia a seconda di numerosi fattori individuali e sociali. Alcuni potrebbero essere molto appassionati all’argomento, mentre altri potrebbero non vedere alcun motivo per esserne particolarmente interessati.

Se un giorno si scoprisse, come sostiene David Grusch, che sono state scoperte e studiate tecnologie non umane, questo ci porterebbe a vedere il mondo e l’universo sotto una nuova luce. Le prospettive sarebbero molteplici: entusiasmo e ricerca intensiva di innovazioni tecnologiche per una transizione energetica, espansione spaziale galvanizzata, progressi medici, urbanizzazione sostenibile, rivoluzione nell’industria e nell’agricoltura, nonché sviluppi sociali che porterebbero nuove sfide da raccogliere. E forse anche – osiamo dirlo? -una maggiore cooperazione internazionale.

Udienza presso il comitato di sorveglianza della Camera, governo degli Stati Uniti, dominio pubblico

Concludiamo citando le sagge parole pronunciate nel 2005 dal dottor Hal Puthoff, ricercatore in fisica teorica e sperimentale, laureato alla Stanford University, che disse testualmente:

“Nonostante il fenomeno UFO duri ormai da più di due generazioni, l’immenso divario tecnologico che ci separa da presunti extraterrestri provocherebbe, in caso di contatto, un terribile shock culturale, sia per la popolazione in generale, sia per stessi scienziati, come osservato nel Rapporto Brookings [commissionato dalla NASA e presentato al Congresso nel 1961]. Questo shock culturale potrebbe essere di entità tale da rappresentare un pericolo per la nostra rappresentazione consensuale della realtà, un rischio che non deve essere sottovalutato… 

Tuttavia, la realtà del fenomeno e la conseguente realtà del fatto di essere stati “scoperti” da extraterrestri (ET) molto più avanzati di noi tecnologicamente, sembrano ora molto più probabili della risoluzione del paradosso di Fermi – tramite il postulato sia della non esistenza di ET avanzati, sia della loro incapacità di esplorare o colonizzare la galassia. 

Concludiamo affermando che sono necessari programmi di ricerca civile sull’argomento, che dovranno concentrarsi in particolare sulle segnalazioni di UFO di alta qualità, proprio quelle che sembrano implicare intelligenza e capacità strategiche da parte degli ET.” 

tratto da: Hal Puthoff “Conseguenze della teoria dell’inflazione sulla possibilità di visite extraterrestri”

Il fatto di esistere come un essere umano su questa Terra – e in questa società – ci dà sicuramente molti doveri e forse alcuni diritti, ma sembra che chi ha il potere di decidere ci neghi il “diritto di sapere”; quel diritto di sapere un po’ più del necessario, semplicemente  per continuare a fare la nostra parte nel funzionamento di questa società; quel diritto di sapere se siamo soli o no in questo immenso universo; quel diritto di partecipare a come verrebbe gestito un potenziale contatto, se necessario. 

Questo diritto di sapere è proprio il punto di discordia assoluto tra chi sa e chi vorrebbe sapere? Questa negazione della conoscenza può essere considerata una negazione dell’umanità? È legittima questa negazione della conoscenza? Solo il futuro potrà fornirci le risposte a queste domande.

Traduzione di Piero Zanaboni

Immagine principale di Thomas Budach per Pixabay

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