2023-10-22 Anomalia astronomica: l’enigmatico caso di tre sorgenti luminose effimere

Nel 1952 l’osservatorio di Monte Palomar fotografò uno strano fenomeno astronomico. Furono osservate tre sorgenti luminose di aspetto stellare che scomparvero nel giro di un’ora. In un recente articolo pre-pubblicato al MNRAS (Monthly Notices of the Royal Astronomical Society), un team internazionale di astronomi approfondisce questo fenomeno tuttora inspiegato.

In una notte d’estate del 19 luglio 1952 gli astronomi dell’Osservatorio di Monte Palomar, in California, individuarono tre sorgenti luminose di magnitudine +15 (invisibili a occhio nudo), situate a soli 10 secondi d’arco l’una dall’altra. Queste sorgenti – assenti nelle precedenti mappature del cielo – scomparvero in meno di un’ora. Lo studio, guidato da Enrique Solano, mira a svelare questo enigma utilizzando misurazioni recenti e analizzando i dati storici.

Immagine di Noel Bauza da Pixabay

Indagine d’Archivio

Il team ha iniziato a esplorare gli archivi dell’Osservatorio di Monte Palomar, dove originariamente sono state fotografate le sorgenti. Utilizzando la prima Palomar Sky Survey (POSS I) è stato possibile recuperare le immagini originali scattate nel 1952. Queste ultime sono particolarmente preziose, poiché prive dell’inquinamento luminoso causato da satelliti artificiali e frammenti spaziali rendendo così l’analisi molto più facile. I ricercatori hanno, inoltre, utilizzato dati provenienti da diverse fonti, tra cui Pan-STARRS1, SuperCOSMOS Science Archive e NASA/IPAC Infrared Science Archive.

Immagine di Gerard T. van Belle – Opera propria, pubblico dominio

Eliminare gli errori più comuni

I ricercatori si sono anche preoccupati di escludere cause note, confrontando i profili luminosi con quelli delle stelle più vicine per assicurarsi che non fossero il risultato di artefatti come raggi cosmici, difetti della lastra fotografica, asteroidi o altri oggetti in movimento.

Un aspetto dell’analisi ha riguardato la determinazione della forma e della struttura delle tre sorgenti luminose. A prima vista, sembravano avere la tipica forma circolare delle stelle, ma il team ha voluto esserne certo. È stato confrontato il profilo di una di queste sorgenti con quello di una stella vicina per vedere se erano simili. I risultati hanno permesso di stabilire senza ombra di dubbio che i profili misurati assomigliano molto a quelli delle stelle circostanti – il che suggerisce – come si legge nell’articolo, che si tratta di vere e proprie sorgenti di luce e non di artefatti o errori.

“In sintesi, non troviamo alcuna prova che il transiente sia qualcosa di diverso da una vera e propria sorgente luminosa puntiforme non risolta. In particolare, i profili non mostrano alcuna evidenza di una sorgente in movimento come un aereo, un asteroide o una particella elementare, né di un difetto nella lastra fotografica”.

Immagine di Michael Vergara CC BY-SA 3.0

Osservazioni Recenti

Per verificare l’eventuale presenza attuale delle sorgenti del 1952, i ricercatori hanno utilizzato la fotocamera OSIRIS (Optical System for Imaging and Low-Intermediate-Resolution Integrated Spectroscopy) del Gran Telescopio Canarias (GTC) da 10,4 metri di diametro. Utilizzando tecniche di elaborazione delle immagini hanno ottenuto immagini della regione di cielo in cui è stato osservato il fenomeno. Il GTC è un telescopio riflettore in grado di rilevare oggetti con una luminosità dieci volte più debole di quelli osservati nel 1952.

Confrontando le nuove immagini con quelle del passato, il team non è riuscito a individuare le tre sorgenti luminose. Inoltre, mentre alcune stelle molto deboli sono visibili vicino alle posizioni previste, non sembrano essere collegate alle sorgenti luminose originali.

Grazie a queste analisi, il team è quindi riuscito a confermare la natura transitoria delle tre sorgenti luminose ed escludere diverse possibili spiegazioni banali, come aerei o asteroidi.

Sorgenti

Un’altra domanda intrigante è se queste tre sorgenti possano essere collegate ai Fast Radio Bursts (FRB), fenomeni cosmici ancora in parte sconosciuti.

Un’ulteriore teoria proposta è che non si tratti di tre oggetti distinti, ma di altrettante immagini prodotte da un effetto di lente gravitazionale che si verifica quando la luce di un oggetto lontano viene deflessa dalla gravità di un oggetto massiccio situato tra esso e l’osservatore. Si creano in questo modo immagini multiple o amplificate dell’oggetto lontano.
Eventi simili, in cui le sorgenti luminose appaiono e scompaiono rapidamente, sono stati riportati in altri studi, in particolare dalla dottoressa Beatriz Villarroel e dal progetto VASCO (Vanishing & Appearing Sources during a Century of Observations), il cui scopo è proprio quello di studiare questi fenomeni, come descritto qui dalla dottoressa Villaroel:

“Il progetto di citizen science VASCO è stato lanciato e, insieme a scuole e associazioni amatoriali, stiamo orchestrando uno sforzo comunitario per cercare anomalie in immagini astronomiche nell’arco di 70 anni.”

La natura esatta di questi fenomeni, se effettivamente sono collegati, resta da scoprire. Una possibile ipotesi da esplorare per spiegare questi fenomeni transienti è quella della tecnofirma::

“Le tecnofirme rappresentano qualsiasi segno di tecnologia che possiamo usare per dedurre l’esistenza di vita intelligente ovunque nell’universo, compresi gli oggetti familiari delle ricerche di intelligenza extraterrestre, come i segnali radio a banda stretta o i laser a impulsi”.

 Se desiderate provare il funzionamento del progetto: Link al progetto VASCO.

Immagine principale: Immagine di Lumina Obscura da Pixabay

Traduzione di Sveva Stallone

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