2023-10-15 Un ministro francese si pronuncia sugli UFO

Quando il ministro francese delegato per il rinnovamento democratico, Olivier Véran ha lanciato la sua piattaforma democratica “Agora” probabilmente non si aspettava che la domanda più votata sulla sua piattaforma, persino più votata della domanda sull’immigrazione, avrebbe riguardato gli UFO. Votato da più di 2500 persone e proposto da un utente di nome Léo, il seguente quesito raggiungeva la vetta sulla prima pagina di Agora:

“Qual è la posizione del governo francese riguardo ai fenomeni aerospaziali non identificati (UAP) e quali misure intende adottare per mettersi al passo con gli USA in termini di legislazione?
Sin dal 2017 gli Stati Uniti hanno dato vita a un grosso movimento a favore di una maggiore trasparenza sul problema degli UAP, grazie al quale ha avuto seguito un emendamento che imponeva la declassificazione di un certo numero di documenti riguardanti gli UAP. Anche la NASA e il Dipartimento della Difesa sono coinvolti nella tematica. Il GEIPAN in Francia non possiede le necessarie prerogative per affrontare la questione in profondità. Come intende agire la Francia?”

Secondo il giornale l’Opinion, il ministro Véran si è girato verso la ministra della ricerca, che ha autorità sul Centro nazionale di studi spaziali (CNES), sede del Gruppo di studio e informazione sui fenomeni aerospaziali non identificati (GEIPAN), che si occupa di raccogliere le testimonianze dal pubblico. Tuttavia la ministra ha declinato. Secondo l’Opinion la domanda è stata successivamente accolta da Roland Lescure in quanto le questioni relative allo spazio sono state recentemente integrate nelle competenze del Ministero dell’economia, del quale fa parte.

Dopo la pubblicazione della replica del ministro Lescure da parte dell’ufficio stampa del Consiglio dei ministri, Olivier Véran ha scelto di rispondere a un’altra domanda, tenendo a specificare che ci avevano “lavorato molto”.

Il ministro del rinnovamento democratico Olivier Véran, immagine da Audran Demierre — Own work, CC BY-SA 4.0

La Risposta

La risposta del ministro Lescure è stata poi pubblicata dalla piattaforma Agora:

“Ciao Léo, un saluto e un ringraziamento anche a tutti i 2500 “agoranauti” che hanno reso possibile che io rispondessi alla tua domanda oggi, riguardo agli UAP. Gli UAP sono fenomeni aerospaziali anomali, da non confondere con gli UFO, che sono solo una sotto-categoria.”

È interessante notare che il ministro consideri gli UFO una sotto-categoria degli UAP; ciò implica che secondo il ministro gli UFO sono reali.

Lo stesso scrive poi:

“Léo, tu ci chiedi perché la Francia si trova indietro rispetto agli Stati Uniti, in termini di legislazione e trasparenza. Lascia che io ti rassicuri: Noi non siamo indietro, noi siamo avanti. Quello per cui gli americani hanno votato a favore, è la trasparenza sulla questione degli UAP.”

Da diversi anni ormai, grazie alle dichiarazioni rese dagli informatori al congresso degli Stati Uniti, sono stati fatti alcuni sforzi per costringere alcuni rami e alcune agenzie del governo a rilasciare le proprie informazioni riguardanti gli UAP agli organi di sorveglianza della Camera dei rappresentanti, al Senato e all’esecutivo. Una nuova legge firmata dal presidente Joe Biden tutela gli informatori che rilasciano dichiarazioni sugli UAP e ha permesso a David Grusch di testimoniare dinanzi al Comitato di sorveglianza del parlamento l’estate scorsa.

Egli ha testimoniato sotto giuramento dichiarando che presso le agenzie governative, dirigenti e dipendenti stanno conducendo un programma illegale di recupero e retro-ingegneria su una presunta nave di origine non umana. Insistendo sul fatto che egli sarebbe in grado di fornire i nomi del personale coinvolto in una eventuale futura audizione classificata, svolta in uno spazio protetto (SCIF). Curiosamente la SCIF è stata negata, ma tuttavia un nuovo emendamento di Schumer è in fase di deliberazione e propone di istituire un comitato di declassificazione delle informazioni sugli UFO, sotto l’egida del presidente degli Stati Uniti.

Il ministro Lescure ha proseguito:

“In Francia tale trasparenza già esiste, visita il sito del CNES-GEIPAN e troverai tutto. Abbiamo circa 700 testimonianze all’anno sugli UAP e per il 97% di queste è stata trovata una buona spiegazione: si può trattare per esempio di satelliti, di un riflesso della Luna o, rimanga tra noi, potrebbe essere qualcuno che ha bevuto un bicchiere di troppo e ha dichiarato di aver visto qualcosa che non esiste.”

Dopo aver consultato il sito del GEIPAN tuttavia, la situazione sembra più complessa. Secondo la statistica ufficiale solo il 24.5% dei casi è stato perfettamente identificato, non il 97%. Anche aggiungendo al totale i casi che hanno una probabile spiegazione, raggiungiamo solamente il 64.2%, rimanendo ancora lontani dal 97% dichiarato dal ministro. Da notare che l’allusione all’abuso di alcol, che non viene menzionata in nessuna delle analisi psicologiche o psicosociali a cui si può avere libero accesso sul sito del GEIPAN, è dovuta probabilmente al fatto che fino a poco tempo fa le testimonianze venivano raccolte principalmente dalla Gendarmeria.

Il Ministro ha inoltre dichiarato:

“Il 3% dei casi rimane non identificato, e lo è”

Egli sembra indicare che i cosiddetti casi “D” del GEIPAN, ovvero per esempio i casi ad altra stranezza, con molti elementi concordanti e che rimangono non identificati dopo l’indagine, rappresentano il 3.3% (100 casi) ma sono invece identificati. Egli aggiunge infatti:

“Non sono UFO.”

Questo sembra contraddire la sua definizione iniziale di UFO, riportata sopra, con la quale sostiene che gli UFO sono una sottocategoria. Lo stesso ministro insiste:

“Non si tratta di Marziani”

Ministro delle Forze armate e Compagno della Liberazione Robert Galley, Musée de l’Ordre de la Libération, under fair use for information

Non si tratta di Marziani

Curiosamente quando il decorato giornalista Jean-Claude Bourret, che rivelò che la Francia era stata contaminata dalla nube di Chernobyl, intervistò il Ministro della difesa Robert Galley, riguardo all’argomento UFO, egli dichiarò:

“Abbiamo bisogno di adottare una mentalità estremamente aperta nei confronti di questi fenomeni. Un certo ammontare di progresso è stato raggiunto dall’umanità grazie al fatto che abbiamo cercato di spiegare ciò che era inspiegabile […] questa fenomeni visivi […] conosciuti come UFO, […] è innegabile che vi siano cose che ad oggi sono inspiegabili.”

Il ministro proseguiva spiegando che la Francia ha una sezione presso il Ministero della difesa, che lavora su “queste apparizioni di oggetti non identificati” sin dal 1954, confermando che l’esercito francese è in grado di tracciare questi oggetti sul radar e che dei piloti militari hanno testimoniato di averli osservati. Alla domanda di Jean-Claude Bourret su quando questi dati potranno essere resi pubblici egli ha replicato: “Se si verificassero anomalie sui radar della Difesa Aerea, non ci sarebbe motivo per non comunicare queste osservazioni.”

Tale dichiarazione però contrasta nettamente con quanto dichiarato dal ministro Lescure:

“Si tratta di fenomeni che sono classificati per ragioni di sicurezza nazionale, voglio quindi rassicurarvi sulla nostra totale trasparenza, a presto.”

Dato che tutti i casi di tipo “D” del GEIPAN sono accessibili, verrebbe da chiedersi di quali casi sia in possesso la difesa e come essa sarebbe “totalmente trasparente”.

Nella sua indagine per Le Parisien, Gaël Lombart fornisce una serie di elementi interessanti. In accordo con quanto dichiarato dai suoi contatti presso il gabinetto del ministro ci sarebbe stato un errore. In effetti questi casi non hanno classifica di segretezza. Un errore probabilmente dovuto alla precipitazione del governo, avendo fatto richiesta di informazioni al GEIPAN solo poche ore prima che venisse emessa una risposta ufficiale.

Rimane quindi l’interrogativo sui casi “classificati” menzionati dal ministro. Se, come nel pensiero del ministro Galley, i casi di incontro dei militari con gli UAP possono essere resi pubblici, forse il ricorso alla Commissione d’accesso ai documenti amministrativi potrebbe essere una scelta saggia.

Fin dal 1999, il rapporto “UFO e difesa” redatto dall’associazione COMETA, presieduta dal generale dell’aeronautica francese Denis Letty, che riuniva un certo numero di esperti militari, ha mostrato che “numerose manifestazioni osservate da testimoni affidabili, potrebbero essere il risultato del lavoro di dispositivi extraterrestri”.

Quando gli è stato chiesto da The Check perché aveva proposto un tale quesito al ministro, Léo ha risposto che si era imbattuto nella domanda per caso e che la vedeva come un’opportunità per interrogare il governo su un argomento che per lui era importante e potrebbe mettere insieme i molti gruppi nazionali che ci si dedicano.

Immagine principale di Llisluk — Own work, CC BY-SA 4.0,

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