2023-10-02 Un ex Ammiraglio parla dei Fenomeni Anomali Non Identificati

Il 29 luglio si è svolto il congresso della “Scientific Coalition for UAP Studies” (SCU), un’associazione americana che riunisce più di un centinaio di scienziati, uniti dal desiderio di far luce sui Fenomeni Anomali Non Identificati (UAP), altrimenti noti come UFO.

In questa conferenza, Tim Gallaudet, ex Ammiraglio e Amministratore Delegato della “National Oceanic and Atmospheric Administration” (NOAA), un’agenzia del Dipartimento del Commercio responsabile degli studi atmosferici e marittimi, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni sulla sua esperienza nello studio degli UAP, che vennero poi trasmesse in televisione il 29 settembre.

Nella sua presentazione ha spiegato che, nel periodo del caso “Go-Fast”, il cui video è stato confermato come autentico dal Dipartimento della Difesa nel 2020, lavorava per il Comando delle Forze della Flotta navale, responsabile dell’esercitazione con la portaerei Theodore Roosevelt, che venne interrotta a causa dei fenomeni UAP. Il suo compito allora consisteva nel fornire i bollettini meteorologici utilizzati per programmare le esercitazioni.

L’ex Ammiraglio ha riportato di aver ricevuto un’e-mail, indirizzata a lui e ad altri 20 comandanti, attraverso il sistema segreto Internet della Marina. L’e-mail era intitolata: “Problema urgente per la sicurezza dei voli” e il suo contenuto diceva testualmente: “Se qualcuno di voi sa cosa sono, per favore me lo dica immediatamente, stiamo avendo molte collisioni a mezz’aria con questi oggetti e potremmo dover interrompere l’esercitazione”. In allegato all’e-mail c’era l’ormai famoso video “Go-Fast”.

Ancora più sorprendentemente, il giorno successivo, l’e-mail venne cancellata dal suo computer e da quelli dei suoi subordinati, e nessuno ne parlò più con lui in seguito.

Considerato che i rischi per la sicurezza del volo e dei piloti erano parte integrante delle sue responsabilità operative, l’Ex Ammiraglio rimase molto sorpreso da questo insabbiamento affermando che solo molto più tardi venne a conoscenza che gli UAP erano già oggetto di un programma di studio segreto.

Successivamente, durante un’intervista del tipo “Domanda e Risposta”, aggiungerà che ci sono molti più dati sul Go-Fast di quelli mostrati al pubblico e che, in generale, il pubblico ha visto solo la “punta dell’iceberg” di ciò che si trova al Pentagono, considerando anche quello che l’informatore David Grusch ha potuto rivelare.

Per quanto riguarda il video Go-Fast, l‘Ex Ammiraglio ha affermato che, dal suo punto di vista, la valutazione dell’oggetto come “anomalo” da parte della Marina è stata corretta.

Immagine di PLBechly – Own work, CC BY-SA 4.0

Capitol Hill e la Casa Bianca

Ritornando all’udienza riguardante gli UAP – di David Grusch, Ryan Graves e Dave Fravor – svoltasi davanti alla Commissione di Sorveglianza della Camera dei Rappresentanti il 26 luglio 2023, dove egli stesso era presente, l’Ammiraglio Gallaudet ha dichiarato di conoscere bene la “National Geo-Spatial Agency” (NGA) dove lavorava David Grusch, affermando inoltre che la sua specialità era l’analisi delle immagini e insistendo sul fatto che tutto ciò che riguarda Grusch è “affidabile”, “estremamente confidenziale” e che “la sua carriera è assolutamente impeccabile”.

Ha difeso poi il Dottor Sean Kirkpatrick, direttore dell’“All-Domain Anomaly Office” (AARO), affermando che il dipartimento da lui presieduto è limitato nelle sue attività dall’autorità istituzionale dell’organo esecutivo. L’ex Ammiraglio Gallaudet ha detto  testualmente:

“La NASA e il Dipartimento della Difesa sono sotto il controllo istituzionale della Casa Bianca, che è l’organo esecutivo e quindi non diranno né faranno nulla a meno che la politica della Casa Bianca non richieda loro di rilasciare delle informazioni e che, per il momento, la Casa Bianca rimane praticamente silente sulla questione.”

Relativamente alla sua attività di ricerca sugli UAP, ha ricordato che la sua competenza riguarda il settore marittimo e che era giustamente preoccupato per la fuga di documenti, relativi al caso della nave USS Omaha nel luglio 2019, che sembravano mostrare oggetti non identificati in grado di passare dall’aria al mare e viceversa. 

Per quanto riguarda il rilevamento di questi Oggetti Sottomarini Non identificati (USO), ha precisato che egli può riferire solamente di un caso, i cui dati sono secretati, ma effettivamente esistenti. L’ex Ammiraglio sostiene di aver parlato lui stesso con il testimone, un marinaio di un sottomarino americano, ma che questa è solo una delle tante testimonianze di cui ha sentito parlare, anche se ha appena iniziato la sua ricerca di testimoni.

Ha spiegato inoltre di aver contattato Vittorio Vescovo – un investitore e ricercatore subacqueo che aveva già lavorato con l’ex Ammiraglio Gallaudet e la “National Oceanic and Atmsferic Administration” (NOAA) per mappare il fondale oceanico – e che ha investito 50 milioni di dollari in un battello per lo studio dei fondali, dotato del miglior sonar attualmente disponibile. 

Apprendendo che questo ricercatore stava organizzando una campagna di test per il suo nuovo sonar nelle acque della California, l’ex ammiraglio Gallaudet lo contattò per offrirgli di effettuare un rilevamento in una zona nota per essere frequentata dagli UAP, vicino all’isola Catalina.

Durante questa campagna di rilevamenti, Vescovo individuò una strana anomalia sottomarina, soprannominata scherzosamente da Tim Gallaudet la “Roccia Crollata (“Rock Fall”) che ha testualmente affermato:

“Questa zona, che abbiamo denominato “Rockfall”, è saltata fuori improvvisamente proprio qui; c’è una cresta dorsale sottomarina di cui una enorme parte sembra essere stata tagliata e spostata dalla sua posizione originale. Ho chiesto a diversi famosi geologi ed esperti del fondale oceanico: uno di essi è Larry Mayer dell’Università del New Hampshire, che ha eseguito un’accurata valutazione per me. La distanza dalla sezione tagliata dalla dorsale oceanica è di 2 km e l’altezza totale di questo oggetto è approssimativamente 100 metri: non riesco a trovare alcuna spiegazione logica per questo fenomeno.”

Il prossimo passo per il gruppo di ricerca sarà quello di portare nel sito in oggetto della strumentazione ottica in modo da poter eventualmente osservare se vi sia qualcosa di interessante.

Immagine di Tabbycat per Pixabay

L’oceano

Un altro aspetto della sua ricerca si è svolto con il comitato dell’“Ocean Studies Board” (OSB), al quale propose una indagine sistematica sui fondali oceanici, che è stata approvata. Gli venne quindi consigliato di parlare con il “Naval Studies Board” (NSB) per ottenere l’accesso ai dati classificati. Fu molto sorpreso quando apprese che Gary Roughead – ex direttore delle forze navali degli Stati Uniti e responsabile della NSB – voleva sostenere le  sue ricerche ed essere coinvolto.

In seguito l’ex Ammiraglio aggiunse che stava trattando con delle società private, specializzate nell’installazione di rilevatori, con l’obiettivo di osservare cosa stesse succedendo negli oceani e di identificare i punti significativi di attività, per poi effettuare delle campagne di monitoraggio e delle misurazioni più precise.

Ha concluso la sua presentazione sullo sconcertante potenziale insito nella ricerca sugli UAP, proponendo l’idea che queste attività potrebbero innescare una rivoluzione tecnologica che potrebbe superare quella dell’industrializzazione.

Immagine principale: Ministro del commercio, 12019 da Pixabay

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