2023-06-25 Genesi di una disclosure

Il 16 Dicembre 2017 la prestigiosa rivista New York Times ha rivelato che il Pentagono aveva speso 22 milioni di dollari per un “Programma avanzato di identificazione delle minacce aerospaziali” o, usando l’acronimo inglese: “AATIP” (Advanced Aerospace Threat Identification Program ). Oggi sappiamo che a ricevere i fondi fu l’AAWSAP (Advanced Aerospace Weapon System Applications Program), il programma da cui poi ebbe origine l’AATIP, la cui esistenza non era ancora stata resa nota.

La rivelazione riguardo a tale indagine segreta da parte del governo americano fu accompagnata dal rilascio di tre video della marina americana che mostravano degli UAP. Il quotidiano rivelava che il programma era stato diretto dall’ufficiale dell’intelligence Luis Elizondo, presso il quinto piano dell’anello C del Pentagono, nelle profondità del labirintico edificio.

New York Times, Kean, Blumenthal & Cooper, 16 dicembre 2017, under Fair Use for Information

Il senatore Harry Reid e Robert Bigelow

Si riscontrò che il programma aveva avuto inizio nel 2007 per opera del senatore del Nevada Harry Reid, leader di maggioranza dei Democratici al Senato, notoriamente convinto dell’esistenza degli UFO. Si era poi concluso, secondo il Pentagono, nel 2012. Tale affermazione fu però contestata dagli autori dell’articolo del New York Times, Helene Cooper, Ralph Blumenthal e Leslie Kean, affermati giornalisti e autori di varie pubblicazioni sul paranormale e sugli UFO.

All’epoca l’AATIP o piuttosto l’AAWSAP, si trovava sotto la supervisione della Defense Intelligence Agency (DIA), la principale agenzia militare di intelligence per l’estero e uno dei principali produttori e gestori delle informazioni nel campo dell’economia, della politica estera, dell’industria, nel campo della medicina e della geografia, in funzione della difesa nazionale.

Secondo l’articolo i fondi andarono a una società di ricerca aerospaziale gestita da un imprenditore milionario e amico di lunga data del signor Reid: Robert Bigelow, che lavorava con la Nasa alla produzione di mezzi espandibili utilizzabili dall’uomo nello spazio. L’Aerospace Advanced Space Studies (BAASS) di Robert Bigelow, che aveva assunto subappaltatori e sollecitato la ricerca per il programma.

“Bigelow, che all’epoca aveva appena compiuto 50 anni, aveva accumulato denaro a sufficienza come sviluppatore commerciale […], da poter finalmente assecondare una fascinazione per gli UFO che risaliva ad alcuni anni addietro: un incontro ravvicinato che i suoi nonni avevano sperimentato e di cui gli avevano parlato quando aveva circa tre anni. Soprannominò il gruppo, in modo un po’ altisonante, “National Institute for Discovery Science” [NIDS].”

Las Vegas, Circe Denyer, Public Domain

Il National Institute for Discovery Science

Il NIDS, con sede a Las Vegas, patria di Harry Reid e più tardi della “To The Stars Academy” di Tom De Longe, oggi rinominata “To the Stars”, si interessava principalmente a due argomenti: UFO ed esperienze pre-morte. I suoi membri erano noti per i loro interessi ai limiti tra scienza e parascienza. Uno di loro era Harold E. Puthoff, un fisico americano coautore di numerosi libri sulla fisica gravitazionale e sul paranormale. Puthoff era ben conosciuto negli ambienti di studio della fisica gravitazionale per i suoi articoli riguardanti approcci alternativi alla relatività generale e alla meccanica quantistica. Negli anni Settanta e Ottanta aveva guidato un programma finanziato dalla CIA/DIA presso lo Stanford Research Institute (SRI) che indagava le abilità paranormali.

Si aggiunse successivamente allo Stanford Research Institute, anche un ex ufficiale della marina americana poi divenuto impiegato civile e assegnato alla National Security Agency (NSA), dove nel 1972, co-fondò un programma di studio della visione a distanza, allora altamente classificato, chiamato Stargate, che venne finanziato nei suoi due decenni di storia dalla CIA, dalla DIA e da varie organizzazioni militari.

Il NIDS ospitava anche ben noti ricercatori come il dottor Jacques Vallée; l’astronauta Ed Mitchell, appassionato di UFO; il senatore del New Mexico Harrison Schmitt e il colonello John B. Alexander, un ex ufficiale di fanteria dell’esercito americano e un importante sostenitore dello sviluppo di armi non letali e delle applicazioni militari del paranormale. Interessato al fenomeno UFO, appare nel libro del giornalista Jon Ronson, The Men Who Stare At Goats (2004), poi diventato un film con George Clooney (2009).

Al gruppo appartenne anche il senatore Harry Reid, anche se in modo più informale e confidenziale. L’interesse di Bigelow per il paranormale e gli UFO era di lunga data ed egli, era circondato da una rete piuttosto fitta di ricercatori, politici e militari coinvolti in queste famigerate indagini.

L’articolo del New York Times raccontava anche che Lue Elizondo si era dimesso da direttore del programma nell’ottobre 2017 in segno di protesta per l’opposizione interna e l’eccessiva segretezza e aveva immediatamente contestato le affermazioni del Pentagono secondo cui il programma era stato concluso. Secondo le sue indicazioni infatti, il programma era proseguito con il sostegno di ufficiali della marina e della CIA, anche dopo le sue dimissioni. I rapporti del 2020 e del 2021 confermarono la correttezza dell’affermazione di Elizondo e l’esistenza di un successore dell’AATIP all’interno del Dipartimento della Difesa.

Nel 2010, Elizondo e una manciata di ex membri del programma riferirono che gli alti funzionari della DIA erano diventati sempre più ostili all’idea di avere un programma che si occupasse di nuovo di “quel folle argomento UFO”. Di fronte a tale opposizione, si dice che venne deciso di lasciare che Elizondo portasse avanti il programma fuori dalla DIA e dalla sua posizione all’OUSD(I). Il suo supervisore era il civile più anziano dell’ufficio del Segretario della Difesa (OSD) all’interno del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DoD) e fungeva da principale consulente civile e vice del Segretario della Difesa (SecDef) e del Vice Segretario della Difesa (DepSecDef) in materia di intelligence e sicurezza militare.

Defense Intelligence Agency, Warp Drive, Dark Energy, and the Manipulation of Extra Dimensions, Public Domain

I documenti dell’intelligence della Difesa

Elizondo dichiarò che una volta al timone concentrò tutti i suoi sforzi verso l’AATIP e si focalizzò sugli incontri tra UAP e militari piuttosto che mescolare insieme questioni riguardanti il paranormale:

“Limitare il tutto all’AATIP non fu unA decisione presa da me in maniera unilaterale. Molti di noi presero parte alla decisione di concentrare gli sforzi su un unico obiettivo”.


Un anonimo membro dello staff del programma dichiarò al magazine “Politico”:

“Dopo un po’ di tempo si diffuse la consapevolezza che non potevamo trovare nulla di concreto […] avevamo prodotto risme di documenti. Non c’era davvero null’altro che potessimo trovare. Tutto si dissolse semplicemente per questo motivo e il livello di interesse si esaurì. Ce ne occupammo solo per un paio d’anni”.

Negli ultimi anni coloro che avevano fatto parte dello staff dell’AAWSAP si sono fatti avanti per chiarire che tipo di lavoro avevano svolto per la DIA. Su “Skinwalkers at the Pentagon” gli autori spiegano che “una parte significativa dell’eredità dell’AAWSAP è stata la prodigiosa produzione di migliaia di pagine di rapporti investigativi tecnicamente rigorosi sugli UAP e su altre anomalie, realizzati utilizzando una metodologia scientifica”. 

L’intero lavoro dell’AAWSAP è stato poi inviato alla Defense Intelligence Agency, dove è rimasto per un decennio prima di essere lentamente divulgato.

Nel 2020, il Pentagono ha riconosciuto l’esistenza di un programma simile all’AATIP chiamato Unidentified Aerial Phenomena Task Force (UAPTF). Quando i finanziamenti sono terminati (nel 2012), Elizondo, in qualità di capo dell’ufficio per la condivisione delle informazioni e l’intelligence estera e, successivamente nel 2016, come direttore del National Programs Special Management Staff, ha mantenuto l’AATIP formalmente attivo come gruppo di lavoro per collaboratori fidati all’interno della comunità dell’intelligence statunitense.

Pare che l’AAWSAP abbia prodotto un rapporto di 494 pagine che documentava il fenomeno in tutto il mondo per diversi decenni. Il rapporto, che non è stato reso pubblico, a quanto pare costituiva solo un campione del materiale fornito alla Defense Intelligence Agency; rapporti mensili inviati al Pentagono, oltre agli aggiornamenti annuali, che riguardavano quasi esclusivamente gli UAP. Il programma avrebbe finanziato e pubblicato inoltre, trentotto studi teorici che coprivano una serie di argomenti legati a temi esotici e teorici del settore aerospaziale: dal “Rilevamento e tracciamento ad alta risoluzione di veicoli a velocità ipersonica” a “Propulsione a curvatura, energia oscura e manipolazione di dimensioni extra”.

Dopo l’annuncio shock su uno dei maggiori quotidiani americani, il giornale di riferimento per i Democratici e i Repubblicani moderati, fondato nel 1851 e insignito di 130 Premi Pulitzer (anche altri importanti quotidiani come il Washington Post avevano portato avanti un’indagine per conto proprio), si scatenò il dibattito, se la seconda “A” di AATIP fosse ufficialmente l’acronimo di Aerospace o Aviation, con “Aerospace” che alla fine si è rivelò essere il termine corretto.

Under Secretary of Defense for Intelligence & Security Ronald Moultrie, Public Domain

Dal AAWSAP al AATIP

Il nuovo acronimo, che sembrava sostituire “AAWSAP” (Advanced Aerospace Weapons Systems Applications Program), sollevò la questione se AAWSAP e AATIP fossero due programmi distinti o lo stesso dispositivo con due nomi separati. Sembrerebbe che AAWSAP fosse il programma originale condotto da Bigelow come subappaltatore e che AATIP fosse un sottocomponente più specificamente dedicato allo studio degli incontri UFO da un punto di vista militare, all’interno dell’ufficio del Sottosegretario alla Difesa per l’Intelligence (OUSDI). Una lettera del defunto senatore Harry Reid dimostra che “AATIP” era all’epoca utilizzato come nome di copertura per AAWSAP prima di diventare un programma autonomo.

Il programma AAWSAP fu proposto e poi gestito da un analista dell’intelligence, lo scienziato missilistico Dr. James Lacatski, che aveva trascorso gran parte della sua carriera lavorando per il Defense Warning Office all’interno della DIA. Inizialmente, lo scopo dichiarato dell’AAWSAP era quello di “studiare le applicazioni straniere dei sistemi d’arma aerospaziali avanzati, con proiezioni tecnologiche future per i successivi quarant’anni” e di “creare un centro di competenza per le tecnologie aerospaziali avanzate”.

È interessante notare che Lacatski, alla richiesta di specificare le differenze tra AAWSAP e AATIP, osservava che: “C’era una differenza tra i due programmi (il mio e quello di Elizondo). […] Il mio si occupava di indagini militari e civili, il suo si occupava esclusivamente di quelle militari. […] Lui faceva le sue cose, noi le nostre. Ma posso dire che, in risposta diretta alla sua domanda, siamo stati l’unica opzione che valeva la pena prendere in considerazione, direi dal 2008 al 2012”.

La capsula di Petri in cui l’AAWSAP ha fatto i suoi esperimenti è un’area ormai nota nei paesaggi desolati dello Utah settentrionale: Skinwalker Ranch.

Continua…

Main picture: F Delventhal

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