In un’intervista esclusiva per UAPCheck News, Alain Juillet fornisce una valutazione geopolitica sui fenomeni anomali non identificati.
Radar e aerei tracciarono un UFO sopra l’aeroporto di Caselle nel 1973. Cosa sappiamo dopo mezzo secolo di uno dei più famosi avvistamenti UFO italiani, confermato da radar, testimoni a terra e piloti?
Il tema UFO è tornato sotto i riflettori negli ultimi mesi. Ma con così tanti punti di vista contrastanti sull’argomento e così tanti esperti che discutono sulla sua realtà, come si può dare un senso a tutto questo?
Il 7 dicembre, il deputato Yoshiharu Asakawa ha interrogato per 20 minuti i massimi funzionari della difesa giapponese presso la Commissione per la sicurezza. Le sue domande si sono concentrate sui fenomeni anomali non identificati.
Il Progetto Galileo di Harvard, un’iniziativa scientifica volta a studiare i fenomeni aerei non identificati, ha pubblicato il suo primo lavoro.
L’enigma dei fenomeni aerospaziali non identificati (UAP), comunemente noti al pubblico con la sigla UFO (Unidentified Flying Object), sembra tutt’altro che risolto, almeno pubblicamente. Un recente rapporto dell’All-Area Anomaly Resolution Office (AARO) del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DoD) ha fatto luce sulle scoperte relative a questi fenomeni enigmatici:
Nuove fonti anonime hanno riferito a un giornale britannico che gli Stati Uniti avrebbero un programma per acquisire tecnologie avanzate in tutto il mondo.
Sul cambiamento dell’umanità verso una nuova visione dell’Universo e del suo posto in questa nuova realtà.
Lezioni da imparare dall’incidente Nimitz sulla rilevazione degli UAP
L’arte potrebbe essere uno strumento abbastanza potente da superare le barriere linguistiche e culturali tra le civiltà interstellari?