Sin dalla notte dei tempi, i Fenomeni Aerospaziali Non Identificati (UAP) interrogano l'umanità con domande fondamentali: Siamo soli nell'universo? Qual è il nostro posto in esso? Questi interrogativi, che sollevano importanti implicazioni filosofiche e spirituali, modellano la nostra percezione del cosmo e della nostra stessa esistenza.
La ricezione di questi fenomeni varia considerevolmente da una cultura all'altra. Ogni società, attraverso i suoi filtri culturali e regionali, attribuisce loro significati simbolici, alcuni li accettano e altri li rifiutano, ma tutti devono fare lo sforzo di integrarli nel loro patrimonio narrativo e spirituale.
Sul piano scientifico, i PAN sono stati oggetto di controversie e a lungo marginalizzati. Tuttavia, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e con il processo di globalizzazione, hanno acquisito una dimensione internazionale. Da circa quindici anni, alcuni governi (Francia, Perù, Regno Unito, ecc.) hanno iniziato a divulgare i loro archivi ufficiali. Più recentemente, le rivelazioni di informatori americani, protetti da nuove legislazioni, hanno confermato l'interesse profondo degli Stati Uniti per questi fenomeni, contrariamente alle loro precedenti negazioni.
Osserviamo quindi un movimento mondiale: le sfide legate ai PAN trascendono le frontiere e le culture, spingendoci a ripensare collettivamente il nostro futuro. Questi fenomeni richiedono un approccio olistico e integrato, che garantisca una distribuzione equa delle scoperte, prevenendo i conflitti. Attraverso UAP Check, la nostra missione è contribuire a una migliore comprensione di questi misteri, fornendo al pubblico informazioni di qualità, organizzando eventi culturali e producendo documentari a livello mondiale.